La calatea, il cui nome botanico è Calathea, è una pianta d’appartamento molto decorativa che ha una particolare caratteristica: le sue foglie si chiudono la sera o in caso di poca luce e si riaprono la mattina. Per questo motivo viene soprannominata pianta vivente o della preghiera.
Originaria delle zone tropicali del Sud America, è diventata molto comune anche in Europa non solo perché rende gli ambienti più belli ma anche perché aiuta a purificare l’aria, come dimostra uno studio della Nasa. Se volete arredare il vostro appartamento o l’ufficio con una bella calatea, di seguito vi sveliamo tutti i segreti per vederla crescere rigogliosa.
Come prendersi cura della Calathea
La calatea è una pianta sempreverde dal portamento eretto che raggiunge i 60 cm d’altezza e si caratterizza per le foglie ondulate di colore e forma variabili a seconda della specie. Tra le più comuni nelle nostre case troviamo la Calathea Makoyana, che presenta foglie ovali con venature chiare, la Calathea Orbifolia, il cui fogliame è ampio e striato d’argento, e la Calathea Ornata, con foglie grandi e lanceolate di colore verde scuro con la pagina inferiore rosso porpora.
Il segreto per veder crescere la calatea sana e vigorosa è ricreare l’habitat naturale in cui nasce, cioè il sottobosco della foresta tropicale. Tra gli accorgimenti più importanti c’è quello di posizionarla in un luogo umido (l’ambiente perfetto è il bagno), al riparo dai raggi diretti del sole. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla cura delle piante del genere Calathea.
1. Irrigazione
La calatea ha bisogno di annaffiature regolari – soprattutto da marzo a ottobre – tali da assicurare al terreno una leggera e costante umidità. Per evitare i ristagni idrici, è bene svuotare spesso il sottovaso e, prima di innaffiare, controllare il terriccio in profondità. Se l’ambiente dovesse risultare troppo secco, il consiglio è di vaporizzare il fogliame per mantenere un buon livello di umidità.
2. Illuminazione
Provenendo dal sottobosco tropicale, che si sviluppa all’ombra degli alberi, la calatea è abituata a crescere in condizioni di scarsa luminosità. Si consiglia quindi di posizionarla in ambienti sì illuminati, ma al riparo dai raggi diretti del sole, che brucerebbero le sue belle foglie.
3. Fertilizzazione
In quanto a nutrimento, la Calathea è una pianta abbastanza esigente, essendo abituata al terreno del sottobosco, in cui abbondano macro e microelementi. Per una crescita rigogliosa è quindi necessario concimarla almeno una volta al mese, anche nei periodi più freddi. Durante la fase di crescita, il fabbisogno di nutrienti è maggiore, pertanto il fertilizzante dovrà essere fornito ogni 15 giorni.
4. Temperatura
La calatea teme il freddo e i luoghi ventilati, ma anche il caldo intenso. Esige una temperatura compresa tra i 18 e i 25°C.
5. Trapianto
L’apparato radicale della Calathea ha bisogno di sufficiente spazio per svilupparsi. Pertanto, quando le radici inizieranno a fuoriuscire dai fori sul fondo, saprete che è giunto il momento di effettuare il trapianto in un vaso più grande.
Problemi più comuni della Calatea
Nella coltivazione della calatea si può incappare in una o più delle seguenti criticità:
- Foglie secche ai bordi e terriccio asciutto: carenza d’acqua e umidità.
- Ingiallimento fogliare: eccesso di acqua.
- Foglie accartocciate o sbiadite: esposizione al sole diretto.
- Macchie sulle foglie o punta marrone: acqua troppo calcarea.
- Crescita lenta: mancata concimazione.
- Marciume basale e foglie ingiallite: malattie fungine.
- Deperimento della pianta: afidi o cocciniglie.