Bruciore alle gambe: cosa segnale e come rimediare?

Il bruciore alle gambe può essere il campanello d’allarme di una cattiva circolazione venosa agli arti inferiori, una condizione che se trascurata può portare alla comparsa di capillari dilatati e vene in vista. Si tratta di un disturbo molto frequente che nei Paesi Occidentali affligge circa il 40% della popolazione adulta. In Italia colpisce il 55% delle donne tra i 24 e i 55 anni, con una maggiore incidenza per chi sta molte ore in piedi e chi non pratica attività fisica costante.

Il motivo per cui essere donna apre maggiormente le porte ai disturbi circolatori, portando in alcuni casi a una vera e propria insufficienza venosa, è riconducibile all’attività degli ormoni femminili, che provocano la perdita di tono ed elasticità delle pareti venose e rendono meno efficienti le valvole. Quando queste ultime iniziano a non funzionare più bene, il sangue, invece che risalire verso il cuore, tende a ristagnare lungo il percorso, determinando sfiancamento delle pareti venose.

Gli stili di vita sedentari e le posizioni statiche non favoriscono di certo una buona circolazione in quanto, senza un adeguato movimento, la funzione di “spremitura” delle vene da parte dei muscoli degli arti inferiori non viene sfruttata. Questo provoca una difficoltosa risalita del sangue venoso verso il cuore.

Quali sono i sintomi della cattiva circolazione

Un primo segnale di cattiva circolazione è la sensazione di bruciore alle gambe, a cui possono aggiungersi crampi, formicolio, senso di pesantezza ed edema che può interessare i piedi, le caviglie o la gamba intera. Altri sintomi sono ritenzione idrica, assottigliamento della cute, cambiamento del colorito fino alla formazione di ulcerazioni e trombosi venose.

I disturbi circolatori possono essere contrastati mediante l’adozione di sane abitudini di vita e ricorrendo a una serie di rimedi naturali in grado di proteggere le pareti venose.

Fattori di rischio e prevenzione

Fattori di rischio:

  • 1. Predisposizione genetica;
  • 2. Sedentarietà e aumento di peso;
  • 3. Attività lavorative che costringono a stare in piedi per molte ore;
  • 4. Utilizzo di tacchi alti e di indumenti che stringono;
  • 5. Fumo di sigaretta e alcol.

Rimedi:

  • 1. Praticare un sano esercizio fisico, come il nuoto e la camminata veloce, per riattivare la circolazione;
  • 2. Seguire una dieta sana ed equilibrata, ricca di frutta e verdura e povera di sale;
  • 3. Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno;
  • 4. Dare un taglio a fumo e alcolici e non esporre le gambe a fonti di calore eccessivo come sole diretto, saune e bagni con acqua troppo calda;
  • 5. Frizionare le gambe con getti d’acqua fredda e tenerle sollevate con l’aiuto di un cuscino.
  • 6. Indossare calze elastiche a compressione graduata.

Il rischio di soffrire di disturbi circolatori aumenta in caso di assunzione della pillola anticoncezionale o laddove si stia seguendo la terapia ormonale sostitutiva.

Rimedi naturali contro il bruciore alle gambe

Quando i primi segnali di cattiva circolazione, come gonfiore e bruciore alle gambe, fanno la loro comparsa, per ottenere sollievo e scongiurare ulteriori conseguenze, oltre a intervenire sullo stile di vita, si può avviare una terapia a base di erbe officinali utili a migliorare il sistema circolatorio.

L’ippocastano è una pianta ricca di tannini, escina e flavonoidi, sostanze in grado di rafforzare le pareti dei vasi sanguigni e riattivare in maniera efficace la circolazione. Anche i mirtilli, le cui proprietà benefiche sono dovute a un gruppo di flavonoidi chiamati antocianine, permettono di ottenere buoni risultati su gambe gonfie, pesanti e affaticate. Lo stesso vale, infine, per l’estratto secco di rizoma di rusco, un compendio di saponine dall’azione vasocostrittrice in grado di inibire un enzima, l’elastasi, che risulta aggressivo sul tessuto venoso.